E-commerce B2B: cosa c’è da sapere?

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L’e-commerce si è evoluto da novità commerciale a canale di vendita consolidato e preferito dalla maggior parte dei consumatori. Ed in perfetta tendenza anche il settore dell’e-commerce B2B ha subito profondi cambiamenti nel corso dell’ultimo anno.

Ma cos’è l’e-commerce B2B? Prima di continuare chiariamo la questione: viene chiamato e-commerce B2C quello che si rivolge all’utente finale (Business To Consumer) e B2B la vendita effettuata tra due aziende (Business To Business).

Mentre nel primo caso è facile comprenderne l’importanza acquisita negli ultimi anni (chi è che non  ha mai acquistato online almeno una volta?) il secondo non viene percepito nella sua interezza. Ed è per questo (ma non solo) che intendiamo approfondire il discorso con l’articolo che stai leggendo.

B2B: parlano i numeri

Nel 2018 il giro d’affari globale dell’e-commerce B2B si aggirava intorno ai 10,6 miliardi di dollari, una cifra gigantesca ma molto lontana dalle previsioni del 2021, sopratutto in proporzione all’e-commerce B2C.

Il fatturato B2B potrebbe raggiungere i 5 triliardi di dollari nel 2021

A fronte di un catalogo prodotti meno ricco rispetto alla vendita online sul consumatore finale, l’e-commerce B2B genera una spesa media più alta garantendo un tasso di conversione medio del 3%, più o meno il doppio rispetto al B2C che si assesta intorno all’1,56%.

Analizzando più a fondo questi numeri e le tendenze di mercato possiamo prendere per buona la stima del 17,5% come quantità totale delle transazioni online a livello globale.

Indipendentemente dai numeri c’è da considerare anche la tipologia di clientela che, data la diversa natura tra consumatore finale ed impresa, ne determina l’approccio da parte dell’azienda.

Seppur la filosofia di base sia la stessa tra B2B e B2C nel primo caso è richiesto un intervento tecnico differente sulle politiche di pricing, di customizzazione (e quindi di user experience) e di pagamento.

E come ciliegina sulla torta c’è da considerare il servizio di assistenza che nel B2B deve essere più consistente e tempestivo.

Il recente sviluppo del canale B2B, e la sua tendenza a crescere nel tempo, è figlio anche in questo caso di un mercato che è profondamente mutato e considera la fase di “ricerca online” come fondamentale per veicolare i propri acquisti.

Quindi provare a soddisfare le esigenze dei potenziali clienti è un punto focale nello sviluppo di un’azienda ed è il motivo per cui sempre più aziende si affacciano sul web. O direttamente oppure affidando le risorse in outsourcing.

Sull’affidamento a terzi dei servizi di e-commerce si è focalizzata l’attenzione di molte aziende di consulenza negli ultimi anni.

Noi di Bronet Service, ad esempio, dopo aver ascoltato attentamente le esigenze dei nostri clienti abbiamo deciso di offrire un servizio completo di sviluppo organizzativo per le imprese che intendono utilizzare il canale online come complementare ai tradizionali canali di vendita.

Come lo facciamo? Affiancando due consulenti di vendita specializzati in e-commerce e sviluppando attività di analisi strategica, benchmarking, posizionamento prodotti e tendenze di mercato. Sia per gli e-commerce proprietari che per i marketplace.

Potremmo continuare a parlare dei nostri servizi per ore ma non adesso perché questo è il momento in cui vogliamo farti un regalo parlandoti di alcune tendenze per l’e-commerce B2B nel 2021. Mettiti comodo, leggi tutto e poi contattaci per approfondire. Sei pronto?

E-commerce B2B: quali novità nel 2021?

Come accennato in precedenza seppur su livelli completamente differenti, le attività necessarie a sviluppare un progetto B2B che funzioni sono più simili di quanto si possa pensare.

A partire dal modo in cui è disegnato il sito perché contrariamente alle idee più comuni non basta comprare un dominio, personalizzare un template ed inserire qualche prodotto per far sì che il tutto funzioni.

L’e-commerce è un sistema di vendita complesso e l’user experience è una delle sue componenti fondamentali. Più è semplice ed intuitiva la navigazione all’interno del sito più sono alte le probabilità che questo generi vendite. E quindi fatturato.

E non dimenticare la versione mobile del tuo sito, deve essere perfetta perché la quantità di ricerche online che verrà effettuata dagli smartphone dovrebbe aumentare del 50% nel corso del 2021.

Ma un sito bello e funzionale non basta se non attivi una serie di attività che promuovano la fidelizzazione dei loro clienti.

Anche nel settore B2B i clienti si aspettano di essere coccolati dai loro fornitori (della rinnovata centralità del consumatore in ottica di marketing ne parleremo in un’altra occasione).

Un esempio? Attivando una serie di sconti personalizzati e basati sull’importo dello scontrino o sul numero di transazione. In pratica più spendi più risparmi in modo da invogliare l’acquirente a spendere una cifra maggiore rispetto a quanto ipotizzato al momento del login.

Cosa fa un cliente dopo aver acquistato un prodotto? Esatto, aspetta che lo consegnino. Ed è proprio in questo preciso istante che è possibile fare la differenza grazie ad un puntuale servizio di logistica e spedizione.

Come nel B2C anche nel B2B la spedizione veloce è un elemento fondamentale ed imprescindibile del rapporto tra azienda e cliente. Minore è il tempo di attesa maggiore è la possibilità di guadagnare clienti.

Ti abbiamo regalato una visione più completa di come affrontare il B2B quando parliamo di e-commerce? Perfetto, adesso devi solo capire se e quando partire con il tuo progetto online, al resto ci pensiamo noi. Come possiamo aiutarti?